Giurista italiano (Premosello, Novara, 1872 - ivi 1937), prof. a Parma (1901), Bologna (1903), Napoli (1905), Roma (1906), socio nazionale dei Lincei (1920). Può dirsi il creatore in Italia della scienza del diritto processuale civile, avendo dato a questi studî indirizzo rigorosamente scientifico, con particolare sensibilità per il problema storico del processo italiano. Fu sostenitore della riforma del codice di procedura civile (redasse il progetto del 1919), ispirata all'oralità del processo di cognizione, e le sue idee trovarono largo seguito tra gli studiosi e i pratici. Con F. Carnelutti e P. Calamandrei fondò (1924) e diresse la Rivista di diritto processuale civile.
Le sue opere principali sono: Principii di diritto processuale civile (1906); Saggi di diritto processuale civile (2 voll., 1931-34).