Uomo politico e organizzatore sindacale italiano (Cerignola 1892 - Lecco 1957). La sua azione sindacale è stata sempre guidata dall'affermazione del valore sociale e culturale del lavoro e i suoi principali obiettivi sono stati l'autonomia, la democrazia e l'unità del sindacato.
Sindacalista dal 1911, aderì al partito socialista e, nel 1913, divenne membro del Comitato centrale dell'Unione sindacale italiana. Partecipò alla prima guerra mondiale come seguace dell'interventismo rivoluzionario. Dopo il conflitto fu attivo protagonista del sindacalismo pugliese a Cerignola e a Bari. Deputato socialista (1921), fu tra gli organizzatori delle formazioni antifasciste degli arditi del popolo. Nel 1923 aderì al partito comunista, per il quale fu eletto deputato (1924). Arrestato nel 1925, fu condannato dal Tribunale speciale a dodici anni di carcere ma riuscì a fuggire in Francia, dove rappresentò la Confederazione generale del lavoro italiana all'Internazionale dei sindacati rossi; fu poi organizzatore di brigate internazionali della guerra civile spagnola. Di nuovo in Francia nel 1939, fu arrestato dai Tedeschi (1941) e consegnato al governo fascista che lo confinò all'isola di Ventotene. Liberato il 25 luglio 1943, s'impegnò nella Resistenza. Nel giugno 1944 fu il principale promotore del patto di unità sindacale fra comunisti, socialisti e cattolici firmato a Roma. Nel 1945 divenne segretario generale della CGIL. Deputato alla Costituente e nelle due prime legislature, fu sostenitore di un sindacato più attento ai problemi delle riforme economiche e sociali del paese che a un rivendicazionismo puramente salariale. Dal 1949 fu presidente della Federazione sindacale mondiale.