Filosofo (Torino 1866 - Padova 1958), fratello di Giulio. Condirettore del giornale La letteratura (1885-1901), fondatore e direttore della rivista La gioventù italiana (1909-10), direttore della Rivista di filosofia (1923-28), prof. di filosofia morale all'univ. di Palermo (1902) e poi di filosofia teoretica all'univ. di Bologna (1906-36); socio nazionale dei Lincei (1947). Dapprima seguace del positivismo di R. Ardigò, suo maestro, se ne allontanò sempre più rivendicando il valore della libertà e della fede contro il determinismo naturalistico. Opere principali: L'esistenza e l'anima (1930); La libertà umana e la critica del determinismo (1936, raccolta dei suoi più importanti saggi teorici); L'infinito e il divino (1951).