Dottrina elaborata da L. Hjelmslev come particolare indirizzo dell’orientamento strutturalista, di cui porta alle estreme conseguenze i presupposti teorici. Considerando fuori dei limiti scientifici della ricerca lo studio della ‘sostanza’ della lingua (in quanto costituita da fatti fisici sul piano sia dell’espressione sia del contenuto), essa definisce il segno linguistico in termini puramente relazionali, come rapporto cioè di mutua dipendenza (o ‘solidarietà’) tra una forma di espressione e una forma di contenuto, e analogamente un sistema linguistico come un tessuto di relazioni i cui termini non hanno realtà scientifica se non nella loro interdipendenza. Fine ultimo della g. è la descrizione, in termini di relazione, di tutto il materiale linguistico esistente per giungere al possesso di un sistema generale.