Terzogenito (n. 1060 circa - m. nel New Forest 1100) di Guglielmo il Conquistatore e suo prediletto, gli successe nel 1087. Fautore di una politica aggressiva, invase la Normandia (1089), la Scozia (1091), e la Francia (1097).
Aiutò il padre contro il fratello Roberto di Normandia, e dal padre in punto di morte fu designato successore: fu incoronato dall'arcivescovo di Canterbury Lanfranco il 26 settembre 1087. Raccolse subito un forte esercito per strappare la Normandia al fratello e per assoggettare Galles, Scozia e Irlanda. Si liberò con l'appoggio del clero di un gruppo di baroni ribelli capeggiati dallo zio Oddone di Bayeux; ma, alla morte di Lanfranco, non esitò a far pesare anche sul clero una spietata azione tributaria e a ricavare enormi profitti dall'amministrazione delle sedi vescovili, ad arte tenute vacanti. Invase la Normandia (1089), quindi - d'accordo con Roberto - i territori del fratello minore Enrico, e poi la Scozia (1091; l'anno dopo nuove ostilità, e nel 1093 morte di re Malcolm in battaglia). Nel 1093 G. dovette riconoscere come primate Anselmo d'Aosta; ma la politica riformatrice di questi e la sua riluttanza a essere trattato da barone laico furono alla base della crisi del 1095, quando G. vietò ad Anselmo di ricevere il pallio da Urbano II, da lui non riconosciuto ancora papa. Il contrasto fra i due si concluse con l'esilio del primate, che non voleva riconoscere i limiti posti dal Conquistatore all'autorità papale in Inghilterra. Nel 1096 otteneva da Roberto la Normandia in ipoteca contro un prestito di 10.000 marche; e poteva allora riprendere i suoi progetti di dominio sulla Scozia e sul Galles; venuto in contrasto con Filippo I per questioni territoriali, invase la Francia, ma dovette contentarsi di Le Mans, strappata (1097) al conte del Maine. Morì in un incidente di caccia, forse per un attentato.