Mahler, Gustav
Trionfo e crisi della sinfonia
Compositore e direttore d’orchesta austro-ungarico, Gustav Mahler visse tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, ponendosi come sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo al disfacimento. Le sue sinfonie per orchestra e coro, di imponenti dimensioni, e i Lieder, per voce e pianoforte o voce e orchestra, portarono il linguaggio romantico a uno sviluppo estremo, aprendo la strada alla musica moderna
Gustav Mahler nacque nel 1860 a Kalischt, in Boemia, in una modesta famiglia ebrea molto numerosa. La morte di cinque dei suoi fratelli e il carattere violento e dispotico del padre contribuirono a sviluppare nel giovane Gustav quel forte senso del tragico, che pervade spesso la sua musica.
Riconosciuto il precoce talento musicale del figlio, fu tuttavia proprio il padre a incoraggiare e sostenere gli studi di Mahler, dapprima a Iglau, in Moravia, e dal 1875 al 1878 al Conservatorio di Vienna. Il periodo di studi viennese fu molto fecondo, per il confronto con l’intensa attività musicale della città austriaca, a quel tempo dominata dalle figure dei grandi musicisti Johannes Brahms e Anton Bruckner, con il quale Mahler entrò in contatto.
Terminati gli studi, Mahler divenne direttore d’orchestra, professione che praticò per tutta la vita. Dotato di qualità fuori dal comune, ebbe una prestigiosa carriera che lo portò dai teatri di provincia a quelli di città come Praga, Lipsia, Budapest e Amburgo. Arrivò a ricoprire la carica di direttore dell’Opera di Vienna (1897-1907), ottenuta con l’appoggio di Brahms e dopo la conversione al cattolicesimo, e poi del Teatro Metropolitan di New York (1907-11), in anni dif;ficili per lui, colpito dalla morte della figlia e dall’insorgere di una malattia cardiaca.
Nonostante il successo internazionale e pur esercitando la direzione d’orchestra con rara serietà e perfezionismo, Mahler visse sempre in maniera conflittuale il rapporto con questa professione, ritenendo che essa sottraesse tempo alla sua attività di compositore.
A parte poca musica da camera, Mahler compose Lieder e sinfonie. Il termine Lied, che nella nostra lingua corrisponde alle parole lirica, canzone, romanza, indica una composizione vocale-strumentale che unisce poesia e musica. Questo genere ebbe una lunga tradizione in area tedesca e una grande fioritura nel periodo romantico (romanticismo).
Tra i numerosissimi Lieder di Mahler vanno ricordati il ciclo dei Canti della giovinezza (1880-83 e 1887-90) i cui testi sono tratti in parte da Il corno meraviglioso del fanciullo, una raccolta di poesie popolari di Achim von Arnim e Clemens Brentano. Da tale raccolta Mahler trasse anche il ciclo omonimo, Il corno meraviglioso del fanciullo, nelle versioni per voce e pianoforte (1892-98) e per voce e orchestra (1892-95). Su testo proprio sono invece i Canti di un giramondo (voce e pianoforte, 1883-85; voce e orchestra, 1890-95). Agli ultimi anni della produzione di Mahler appartengono i Canti di bambini morti (1901-04) per voce e orchestra e il Canto della terra (1907-09), un esteso lavoro sinfonico-vocale che opera una fusione tra il Lied e la sinfonia.
Mahler compose nove sinfonie, mentre una decima rimase incompiuta. Egli considerava la sinfonia come l’espressione musicale più alta, manifestando così la sua fedeltà alla tradizione; allo stesso tempo ne rendeva evidente la crisi con un linguaggio complesso, talvolta intimo e sommesso, talvolta grandioso e drammatico, in cui è frequente l’inserimento di temi popolari e di atmosfere ispirate alla natura. Nelle sinfonie di Mahler il numero dei movimenti, la loro durata e l’organico vengono spesso dilatati fino a dimensioni insolite; inoltre la ricerca timbrica e strumentale è particolarmente innovativa. Tutto ciò rese Mahler un fondamentale punto di riferimento per i musicisti del Novecento.
Dopo la Prima sinfonia, poi detta Titano (1884-88), Mahler compose tre sinfonie per orchestra e voci soliste, scritte tra il 1884 e il 1900. La Quinta sinfonia (1901-02), la Sesta (1903-04) e la Settima (1904-05) sono invece solo per orchestra. L’Ottava sinfonia (1906), detta Sinfonia dei mille per l’imponente organico, costituisce un insieme omogeneo per linguaggio e ispirazione con la Nona (1908-09), il Canto della terra e l’Adagio della Decima (1910), sinfonia che Mahler non completò per la morte avvenuta nel 1911.