Fisico olandese (Groninga 1853 - Leida 1926); prof. a Leida, vi fondò (1884) un laboratorio, in seguito diventato famoso, per studî sul comportamento dei corpi alle bassissime temperature. A numerosi lavori sperimentali sulle transizioni di fase e sull'equazione di Van der Waals seguì nell'attività scientifica di K. O. una lunga serie di ricerche sulla liquefazione dei gas caratterizzati da una bassa temperatura critica, che lo condussero (1908) alla liquefazione dell'elio. Ulteriori esperimenti (come quelli sull'ebollizione dell'olio nel vuoto) gli permisero di raggiungere temperature (0,9 K) assai prossime allo zero assoluto e di studiare il fenomeno della superconduttività (detto anche effetto K. O.) che si manifesta nei metalli a tali temperature. Per queste ricerche a K. O. fu conferito (1913) il premio Nobel per la fisica.