Matematico, fisico e filosofo (Elmshorn 1885 - Zurigo 1955), prof. nelle univ. di Zurigo (1913), Gottinga (1930), Princeton, (1933). Si occupò con grande successo di svariati argomenti: teoria delle algebre, teoria dei numeri, teoria delle equazioni differenziali e integrali, fisica matematica, geometria differenziale, relatività, fisica quantistica; tra i primi propose una teoria di campo unificata in cui il campo elettromagnetico di Maxwell e il campo gravitazionale vengono considerati come proprietà geometriche dello spazio-tempo. Tra le sue opere: Die Idee der Riemannschen Fläche (1913); Raum, Zeit, Materie (1918); Gruppentheorie und Quantenmechanik (1928); The classical groups (1939); Algebraic theory of numbers (1940); Meromorphic functions and analytic curves (1943); Symmetry (1952); The structure and representation of continuous groups (1955). In Das Kantismum (1918) criticò la concezione formalista della matematica da un punto di vista vicino all'intuizionismo di L. E. J. Brouwer; il suo lavoro più compiuto di filosofia della scienza si può considerare peraltro Philosophie der Mathematik und Naturwissenschaft (1927), ma contributi metodologici ed epistemologici si possono ritrovare in molte sue opere e soprattutto negli studî sui fondamenti logici e matematici della meccanica quantistica.