Attore e regista giapponese (Tokyo 1927 - ivi 2007). Discendente di Kan'ami e Zeami, tra i codificatori del genere teatrale nō, nipote e figlio d'arte, K. esordì nel nō da bambino. Dopo studi all'Università di belle arti di Tokyo, entrò nell'Associazione nazionale del nō, propugnando da allora un teatro che non esitasse a contaminare il nō tradizionale ed elitario con gli altri generi teatrali classici, la musica moderna e le arti figurative: nello spettacolo Mu ("Nulla", 1997) si fondevano l'Ubasute, storia classica del nō, e il Rockaby di Beckett. Dopo alcune esperienze di regia all'Abbey Theatre, al Berliner Ensemble e nel teatro d'opera, è tornato a dedicarsi prevalentemente al nō. Nel cinema ha interpretato fra l'altro Hakuchū no tōrima ("L'aggressore di passaggio in pieno giorno", 1966), Kuroneko ("Il gatto nero", 1968), Rikyū (1989), Gogo no Yuigon-jō ("Testamento di pomeriggio", 1995), Nemureru bijo ("Bellezze dormienti", 1995) e Ikitai ("Voglio vivere", 1999).