Iaşi Città della Romania (315.214 ab. nel 2007), nella regione storica della Moldavia, capoluogo del distretto omonimo (5476 km2 con 825.100 ab. nel 2007). Sorge in regione collinare, lungo un affluente del fiume Prut, in posizione importante per le comunicazioni con la Valacchia. Già centro agricolo e commerciale, ha sviluppato l’attività industriale nei settori siderurgico, meccanico, farmaceutico, chimico, tessile, alimentare e del legno. Possiede una università e altri istituti culturali e religiosi.
Situata su una via di grandi comunicazioni, ebbe presto nel Medioevo carattere e funzioni di centro commerciale. Divenne il centro amministrativo, intellettuale e religioso dei Romeni dopo che i principi di Moldavia vi trasportarono da Suceava la loro capitale (1565) e tale rimase anche dopo che vi si stabilirono i governatori turchi (1707); perse la sua importanza con l’annessione della Bucovina alla Galizia (1777) e della Bessarabia alla Russia (1812) e più ancora con l’elevazione di Bucarest a capitale della Romania (1862).
Rivale artistica di Bucarest, conserva notevoli monumenti, come la serbo-bizantina «Chiesa Principesca» di S. Nicola (1491-93), con mosaici e sculture, la chiesa Barnovschi (1629), bizantina con influssi romanico-gotici nel campanile, la chiesa Golia (16°-17° sec.), con fine decorazione armeno-turca nell’interno, la Chiesa madre (Mitropolia), del 19° sec., con pianta bizantina e 4 torri. Interessanti i monasteri fortificati di Galata (1584) e di Cetǎțuia (1669-72). Del 19° e 20° sec. sono diversi edifici pubblici: Accademia Mihaileana, Teatro Nazionale, università, palazzo del Governo ecc.