Cerimonia con la quale viene imposta al sovrano la corona per significare il potere che egli da quel momento gode. Si tratta di un uso antico, di origine greca e orientale. Nel Medioevo la cerimonia acquistò importanza e significato perché la Chiesa vi unì l’elemento religioso della consacrazione (unzione sacerdotale dei sovrani). Ogni nazione aveva una città scelta e fissa per l’i.: Reims in Francia, Arles in Borgogna, Westminster in Inghilterra, Monza e poi Pavia in Italia, Toledo in Spagna, Uppsala e poi Stoccolma in Svezia, Mosca nel granducato di Moscovia, Aquisgrana e poi Ratisbona e Francoforte in Germania. A Roma, per mano del papa, era riservata l’i. imperiale; ma dal 16° sec. in poi tutta la cerimonia ebbe luogo in Germania, con i principi elettori laici che offrivano i simboli del potere mentre quelli ecclesiastici imponevano la corona. In genere tali funzioni si svolgevano durante la messa solenne: prima, il sovrano era unto sul polso destro e tra le spalle; poi, al graduale, gli era consegnata la spada sguainata con l’esortazione a difendere la fede; cinta la spada gli era imposta la corona e consegnato lo scettro.