inculturazióne Nelle scienze umane, assimilazione della cultura d'appartenenza durante il processo di socializzazione (o fase infantile del processo d'integrazione sociale) dell'individuo.
Si distingue acculturazione (che è incontro tra due culture e loro conoscenza reciproca, ma senza alcuna osmosi o assimilazione dell'una da parte dell'altra), da i. (che implica non solo adattamento esteriore, ma dialogo, assimilazione e scambio vitale tra le culture che si incontrano).
Il termine indica l'incarnazione e la riespressione del Vangelo nelle varie culture, mediante la trasformazione, l'integrazione e il potenziamento dei loro autentici valori. Mentre i cattolici, soprattutto a partire dall'assemblea del sinodo dei vescovi del 1977, parlano di i., i teologi protestanti preferiscono usare il neologismo contestualizzazione ("contextualization") o l'espressione teologia in contesto ("Theologie im Kontext"), che esplicita l'attenzione al contesto socio-culturale in cui viene accolto e assimilato l'annuncio evangelico. Recentemente, si è venuta sviluppando una criteriorologia teologica dell'i. sintetizzabile in tre criteri: quello cristologico, che, ispirandosi all'incarnazione di Cristo, sottolinea il lento e graduale processo di conversione delle culture al Vangelo; quello ecclesiologico, per cui l'i. è esperienza ecclesiale di discernimento nello Spirito, e quello antropologico, per cui l'i. si qualifica come proiezione e valorizzazione dell'uomo nell'integrità dei suoi valori umani e spirituali.