Nell’industria tessile, la proprietà caratteristica di alcune fibre tessili, di infittire la loro massa, diventando meno permeabili all’aria, quando sono sottoposte, in opportune condizioni (specialmente in presenza di acqua calda saponata), a ripetute azioni di compressione e sfregamento. Tale proprietà è posseduta in massimo grado dalla lana; è sfruttata, per es., nella fabbricazione di panni e feltri, mentre rappresenta una limitazione nel campo della maglieria; in tal caso si ricorre a speciali trattamenti che rendono la lana infeltrabile e irrestringibile. Il cotone e le tecnofibre, all’opposto, sono fibre non soggette al fenomeno dell’infeltrimento.