tessile Si definiscono prodotti t. sia i materiali che entrano nella operazione di tessitura (fibre, filati) sia il prodotto stesso della tessitura (tessuto). In particolare, prendono il nome di fibre t. tutti quei materiali filamentosi atti a fornire, mediante una serie di processi di natura meccanica, filamenti dotati di particolari caratteristiche di uniformità, elasticità, resistenza; questi filati vengono opportunamente intrecciati a formare i tessuti. Nel caso in cui tali materiali t. rispondano a esigenze qualitative elevate in termini di prestazioni (meccaniche, termiche, di durata ecc.) e in forza di ciò siano adatti a svolgere funzioni tecniche, essi vengono detti t. tecnici. In assoluto i t. tecnici non sono una novità, anzi esistono da secoli (si pensi, per es., alle vele); tuttavia l’evoluzione tecnica ha dato a questo settore t. un grande impulso, facendolo penetrare in campi di applicazione del tutto nuovi. Hanno accelerato tale evoluzione lo sviluppo di fibre sintetiche speciali, l’affermarsi di moderne tecnologie, i materiali compositi ecc. A differenza dei prodotti destinati al consumo privato, l’innovazione per i t. industriali non si basa su modifiche formali o estetiche, ma su un’evoluzione funzionale. Per tali prodotti è possibile fare una classificazione improntata alla destinazione finale: prodotti per uso medico, per uso agricolo, per ingegneria civile e ambientale, per l’industria delle costruzioni, per l’industria automobilistica ecc.
L’industria t. è il settore industriale che si occupa della produzione dei prodotti t., e cioè della preparazione delle fibre naturali e sintetiche, della produzione dei filati (filatura) e della trasformazione dei filati in tessuti (tessitura). Questo settore, caratterizzato da un mercato competitivo e in forte crescita, ha vissuto nello stesso periodo un importante rinnovamento tecnologico e organizzativo. Tra i paesi industrialmente avanzati nel campo t. sono emersi la Cina e l’India, dove l’espansione è favorita dal basso costo del lavoro. L’industria t. riveste grande importanza per l’economia italiana e costituisce una delle voci principali all’attivo della bilancia commerciale. I principali mercati di sbocco sono quelli europei, ma una rilevante quota delle esportazioni è indirizzata verso l’America Settentrionale e l’Asia. La crescita del settore deve molto alle innovazioni scientifiche e tecnologiche che hanno apportato cambiamenti strutturali al ciclo produttivo; in particolare, determinante è stato il ruolo delle tecnologie elettroniche e informatiche introdotte in ogni fase della lavorazione del prodotto. I sistemi CAD e CAD/CAM (➔ CAD) e la gestione automatica delle operazioni (➔ produzione) sono entrati ormai nello studio, nella progettazione e nella gestione dei prodotti, consentendo sia un’ottima omogeneità delle loro caratteristiche, sia una sempre più varia qualità. Le fasi di produzione sono automatizzate (tintura, stampa, taglio e cucito) in modo da minimizzare gli scarti di lavorazione e ottenere un confezionamento con diversi tipi di cucitura. Con l’uso dei sistemi CAD e CAD/CAM si ottiene un’ampia varietà di disegni e colorazioni di tessuti, nonché di modelli e di capi confezionati, consentendo un vasto campionario a costi contenuti. Un ulteriore aspetto rilevante riguarda il più ampio contatto tra imprese di produzione, fornitori e rete commerciale di diffusione nel mercato consentito dalle nuove tecnologie dell’informazione.