Aggiunta a un terreno e alle sementi di materiale batterico (Bradyrhizobium japonicum) per favorire la fertilizzazione delle colture. Il processo, stimolato dalla diffusione della soia in Italia, grazie alle innovazioni biotecnologiche, è stato sempre più largamente utilizzato anche per altre colture, con il ricorso agli specifici microrganismi simbionti (Azospirillum per le Poacee, Cianobatteri per il riso).
Un altro campo di applicazione dell’i. riguarda le micorrize. Alcuni funghi formano micorrize aspecifiche (denominate endorrize) in grado di aumentare la capacità di insediamento delle piante in terreni sterili o marginali, rendendoli quindi coltivabili. L’i. è praticata anche nell’insilamento.
Specifici inoculi batterici sono impiegati quali additivi di foraggi freschi a contenuto proteico elevato, per una più rapida ed efficace acidificazione della biomassa insilata e per arrestare la degradazione proteica.
In patologia sperimentale, la trasmissione di una malattia infettiva mediante introduzione nell’organismo di materiale infettante.