〉 Narratore russo (Simbirsk 1812 - San Pietroburgo 1891). Autore classico della letteratura russa, la sua opera si condensa nei tre romanzi in cui ritrasse realisticamente aspetti della vita tradizionale del proprio Paese, Obyknovennaja istorija ("Una storia comune", 1847), Oblomov (1859) e Obryv ("Il burrone", 1869). Oblomov, personaggio divenuto celebre, assurge a simbolo di certi caratteri della vita patriarcale russa anteriore all'abolizione della servitù della gleba.
Vita. Figlio di un ricco mercante, ebbe un'infanzia agiata, frequentò (1831-34) la facoltà di lettere di Mosca, quindi si trasferì a Pietroburgo, dove cominciò la sua lunga carriera d'impiegato, interrotta solo due volte, nel 1852-54, per un viaggio intorno al mondo sulla fregata Pallada, e nel 1862-63, per occupare il posto di redattore capo del giornale governativo Severnaja Počta. La vita dello scrittore e la sua opera possono considerarsi come un reciproco commento: infatti, la stessa scarsezza di avvenimenti esteriori e lo stesso atteggiamento spirituale caratterizzano lo scrittore e i non numerosi eroi dei suoi romanzi.
Opere. Prescindendo da scritti minori - fra i quali emerge il saggio Million terzanij ("Un milione di tormenti", 1872) sulla commedia Gore ot uma ("Che disgrazia l'ingegno") di A. S. Griboedov - tutta l'opera di G. si accentra nei tre romanzi che ritraggono realisticamente quegli aspetti della vita russa che egli aveva direttamente conosciuti e vissuti, i già citati Obyknovennaja istorija, Oblomov eObryv. Nel primo romanzo il protagonista Aduev, passato dalla provincia natia a Pietroburgo, abbandona via via tutte le aspirazioni idealistiche, letterarie e sentimentali, per adagiarsi nel placido alveo della vita "comune", rappresentata dalla carriera burocratica e da un matrimonio d'interesse. Meno comune, ma più profondamente radicata nella vita russa dei tempi, è la storia di Oblomov, il proprietario campagnolo che né il soggiorno a Pietroburgo, né le esortazioni dell'amico Stolz (figlio di un tedesco), né la prospettiva di un matrimonio d'amore scuotono dalla sua apatica indolenza. Nell'Obryv G. cerca di cogliere e dar rilievo anche alle qualità più positive della nuova generazione; ma vi riesce solo in parte, sicché, rasentando una tendenziosità artificiosa, il romanzo, che pur continua i grandi pregi stilistici degli altri due, ne risulta inferiore.