Architetto, urbanista, scrittore olandese (Purmerend 1890 - Wassenaar 1963). O. è considerato tra i principali esponenti del razionalismo europeo e del filone ideologico estetico nato dal Bauhaus, dopo essersi allontanato dal neoplasticismo della rivista De Stijl, di cui pure fu tra i fondatori.
Si formò ad Amsterdam sull'insegnamento di P. J. H. Cuypers, nel cui studio svolse il suo primo tirocinio di architetto. Lavorò poi a Monaco con T. Fischer e dopo un viaggio in Italia dal 1913 si stabilì a Leida con W. M. Dudok. Nel 1917 fu tra i fondatori della rivista De Stijl e nel 1927 tra quelli della rivista De 10, di cui è stato redattore per l'architettura. Dal 1918 al 1933 fu architetto comunale di Rotterdam.
Con la partecipazione diretta al movimento neoplastico O. entrò nel vivo del dibattito architettonico internazionale. Fin dalle prime opere egli cercò di riscoprire senza soluzioni di compromesso i nuovi termini compositivi di spazio, piano, linea e colore, in un mondo puramente architettonico. Sono di questo periodo la Casa Vonk a Noordwijkerout, le case in serie a Scheveningen e la fabbrica con uffici a Purmerend. In queste ultime appare chiaramente una profonda affinità con la problematica costruttivista, che in quegli stessi anni impegnava gli artisti russi. Interessato all'architettura popolare, O. ha progettato inoltre, in qualità di architetto della città di Rotterdam (dal 1918 al 1933), numerosi quartieri operai: i blocchi Spangen (1918-20), il quartiere Tusschendijken (1920-21), il quartiere semipermanente Oud Mathenesse (1922-23), il villaggio operaio Kiefhoek (1925-29). Nel 1927 partecipò alla mostra del Werkbund di Stoccarda presentando una serie di cinque case minime. Tutte queste opere, dai volumi essenziali, in linea con il linguaggio razionalista, sono un'evidente testimonianza dell'allontanamento di O. da T. van Doesburg e dal movimento de Stijl in favore di un rapporto più puntuale con il filone ideologico estetico nato dal Bauhaus. Nel 1933 O. tornò alla professione privata. Sono del decennio successivo una serie di opere molto discusse dalla critica per l'assenza del rigore e della coerenza stilistica che avevano caratterizzato la sua attività precedente, quali il palazzo della Shell all(1938-42) e, a Rotterdam, la Cassa di Risparmio (1942-50) e la sistemazione del centro. Più interessanti sono invece alcune opere posteriori al 1950, nelle quali sono riproposti i temi compositivi razionalisti: palazzo per la società Esveha a Rotterdam, palazzo dei Congressi all'Aia (1956-63, con H. Oud), terminato dopo la sua morte. Disegnò anche mobili e arredi per case di operai. Fu anche autore di numerosi scritti sull'arte e sull'architettura (Holländische Architektur, 1926; Mein Weg in de Stijl, 1958).