Regista cinematografico (Metz 1933 - Rolle 2022); emigrato in Germania al tempo della guerra di Algeria, realizzò nel 1963 il suo primo film, un eccellente cortometraggio sulla rinascita del militarismo tedesco, Machorka-Muff. Nel 1965 Nicht Versöhnt lo fece conoscere internazionalmente. Seguono Chronik der Anna Magdalena Bach (1968), opera di esemplare compiutezza stilistica, il cortometraggio Der Bräutigam, die Komödiantin, und der Zuhälter (1968, da F. Bruckner), Geschichtsunterricht (1972, da Die Geschäfte des Herrn Julius Caesar di B. Brecht), Moses und Aron (1974, dall'opera di A. Schönberg). Autore provocatorio, rigoroso e sperimentale, teso a una messinscena spoglia e a un assoluto straniamento recitativo, nella ideazione, produzione e realizzazione dei suoi film e dei suoi reportages storici si è avvalso della collaborazione di Danièle Huillet (Parigi 1936 - Cholet 2006); fra le altre opere si ricordano Fortini/Cani (1976, dal pamphlet di F. Fortini I cani del Sinai), Dalla nube alla Resistenza (1978, da C. Pavese), Klassenverhältnisse (1984, dal romanzo Amerika di F. Kafka), Cézanne (1989); Sicilia! (1999); Operai, contadini (2001); Il ritorno del figlio prodigo - Umiliati (2003); Quei loro incontri (2006), che è stato premiato con il Leone speciale per l'innovazione del linguaggio cinematografico alla 63a Mostra del cinema di Venezia (2006). In anni più recenti si è orientato verso la regia di cortometraggi, tra i quali meritano di essere segnalati Le genou d'Artémide (2008), Le streghe, femmes entre elles (2009), O somma luce (2010) e L'inconsolable (2011). Insignito nel 2017 del Pardo d’onore al Festival di Locarno, tra i suoi lavori più recenti si segnalano i cortometraggi La guerre d'Algérie! (2014), In omaggio all'arte italiana! (2015), Incantati (2016), Gens du lac (2018) e La France contre les robots (2020).