Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta N. ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti utilizza indifferentemente la storia, la letteratura, la pittura, il cinema, l'high-tech. Il progetto si elabora non più, semplicemente, tramite il disegno, ma soprattutto attraverso la riflessione continua su una serie di argomenti che vanno dai dati relativi al programma a quelli economici e sociologici. I suoi progetti, fortemente differenziati l'uno dall'altro, hanno come caratteristica comune una grande leggerezza, trasparenza e immaterialità. Premiato alla Biennale di Venezia (2000) con il Leone d'oro, nel 2001, a Roma, è stato insignito del premio internazionale di architettura Francesco Borromini.
Diplomatosi all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi (1971), è stato tra i fondatori del Syndicat de l'architecture (1979) e uno dei principali organizzatori del concorso internazionale per la sistemazione del quartiere delle Halles a Parigi (1979). Ha ideato e diretto la Biennale di architettura di Parigi (1980). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra i quali il Grand Prix de l'architecture (1987) e la medaglia d'argento de l'Académie d'architecture.
La sua impostazione deve molto all'esperienza fatta presso lo studio di C. Parent e P. Virilio alla fine degli anni Sessanta, una frequentazione che ha segnato il suo approccio critico e multidisciplinare al progetto. Il linguaggio architettonico che N. ha maturato negli anni è distinto da quello del più tradizionale modernismo, ed è quindi lontano dalla stretta obbedienza alla lezione di Le Corbusier che accomuna gran parte della scuola francese. Ogni progetto ha origine da fonti d'ispirazione diverse (cinema, arte, letteratura, ecc.) e prende forma attraverso un raffinato uso delle più moderne tecnologie, asservite alla realizzazione di immagini spesso provocatorie. Nel 1987, l'Institut du monde arabe, realizzato da N. a Parigi in collaborazione con il gruppo Architecture Studio, è stato premiato come il miglior edificio francese dell'anno. Da allora ogni sua realizzazione ha goduto di un ampio consenso critico; in partic., si ricordano: il complesso di edilizia popolare Némausus a Nîmes (1987), l'Hôtel ristorante Saint-James a Bouliac (1989), la fabbrica Cartier a Saint-Imier (1992), l'Hôtel des thermes a Dax (1992), la ristrutturazione del Teatro dell'opera di Lione (1993), il Centro congressi "Da Vinci" a Tours (1993), la Fondazione Cartier a Parigi (1994), il Centro commerciale Euralille a Lille (1995), le Galéries Lafayette a Berlino (1997), il Centro culturale e congressuale di Lucerna (1998), il Palazzo di giustizia di Nantes (2000), la Torre Agbar a Barcellona (2000-05), la nuova sede del Guthrie Theater a Minneapolis (2001-06), il Centro Ricerche e Sviluppo della Brembo Spa a Bergamo (2001-07).