Robuchon, Joël. – Chef francese (Poitiers 1945 - Ginevra 2018). La precoce attitudine alla cucina sperimentata nel seminario di Mauléon lo ha convinto ad abbandonare gli studi religiosi e a iniziare l’apprendimento dell’arte gastronomica presso cuochi quali R. Auton e J. Delaveyne. Capocuoco all’Hotel Concorde-Lafayette di Parigi dal 1974, vincitore due anni più tardi dell’ambito riconoscimento di Meilleur ouvrier de France, capocuoco dell'Hôtel Nikko dal 1978, nel 1981 ha aperto il ristorante Jamin, dove ha sperimentato con esiti felicissimi una cucina ipertecnica e al contempo semplice, ricettiva alle suggestioni nipponiche coniugate nel segno di una tradizione francese che esalta estetica di impiattamento e meticolosa selezione delle materie prime. Fondatore di prestigiosi ristoranti in Francia e in tutto il mondo (dal Robuchon a Galera di Macao al Château restaurant Taillevent-Robuchon di Tokyo fino alla catena degli Ateliers), unico chef a essere insignito di 30 stelle della Guida Michelin, designato Cuoco del secolo dalla guida Gault & Millau nel 1990, dopo aver rivoluzionato il concetto di ristorazione fin nelle forme dello stare a tavola, ridiscusse attraverso l’impiego di alti sgabelli e banconi fortemente debitori dei modelli di consumo orientali, si è ritirato dalla pratica gastronomica nel 1995 per dedicarsi alla divulgazione dell’arte culinaria attraverso programmi televisivi (quali ad esempio, Cuisinez comme un grand chef, 1996-99, Bon appétit bien sûr, 2000-2009, e Planète gourmande, 2011-12) e una copiosa produzione saggistica (tra gli altri: Le Meilleur et le plus simple de la France, 1996; Le Meilleur et le plus simple pour maigrir, 1998; Le Meilleur et le plus simple de Robuchon, 1999; Tout Robuchon, 2006).