jubé Termine francese divenuto di uso comune per indicare la tribuna su archi, che in Francia dal 13° sec. si usò costruire attraverso la navata principale delle chiese per isolare il coro, riservato ai monaci o ai canonici, dal pubblico dei fedeli. Da considerare come una trasformazione dell’iconostasi, spesso di pregevole architettura e scultura, prese spesso la forma di una galleria adorna di figure e bassorilievi, con altari esterni e una o più porte di comunicazione con la navata.
Con il termine j. si usa indicare, meno propriamente, anche il recinto che circonda il coro. In Inghilterra, fu chiamato choir screen: elemento architettonico di pausa nello svolgimento longitudinale delle chiese abbaziali e delle cattedrali (j. di epoca Tudor nella cappella del King’s College a Cambridge). Esempi importanti si conservano in Germania, dove il j. assunse il nome di Lettner (notevoli quelli di Bamberga, Halberstadt, Naumburg). Il j. ebbe grande diffusione anche in Fiandra e in Spagna; in Italia lo schema del j. può esser avvicinato al ‘pontile’ del duomo di Modena.