(o Caffa o Kaffa) Regione dell’Etiopia occidentale (53.000 km2), comprendente il versante destro dell’alto e medio Gogeb e le valli di altri corsi d’acqua tributari dell’Omo, e a O una zona di altopiano. Le aree più elevate raggiungono i 3000-3300 m; al di sotto, fra i 1800 e i 2700 m, è la zona più popolata. Gran parte del paese, il cui suolo è in genere fertilissimo, è coperto di rigogliose foreste, nelle quali cresce spontaneo il caffè. Amministrativamente nel 1995 K. è confluita parte nella regione di Oromia e parte nella regione di Nazioni e Popoli del Sud. Il capoluogo era Gimma.
La lingua parlata nella regione è il caffino, costituente con altre parlate minori (garo, scecca) il gruppo centrale del sidama occidentale. È la più diffusa entro questo ramo delle lingue cuscitiche.
La popolazione è nettamente stratificata dal punto di vista antropologico e sociologico. Su un antico substrato di genti cacciatrici come i Mangio, o coltivatrici come i Ghimirra, già in buona parte cuscitizzate in precedenza, si sovrapposero a partire dal 14° sec. minoranze conquistatrici di stirpe Gonga (cuscito-occidentali). Queste ultime costituirono la casta regale e le classi aristocratiche del regno di K. da esse fondato, ed esercitarono secolare supremazia su molti staterelli vicini. Il re era ‘divino’, ma non esercitava sovranità assoluta, essendo assistito da un consiglio di anziani, rappresentanti le stirpi aristocratiche, e dotati di effettivo potere. Complesse gerarchie di funzionari, cortigiani e capi militari davano al regno un carattere nettamente feudale; questo fu conservato anche dopo la conquista scioana (1897), che sostituì l’elemento abissino a quello sidama nelle alte cariche. Con la conquista scioana fu introdotto il rovinoso sistema della colonizzazione militare dei ghebbar (oltre 80.000), onde il paese si impoverì e vide diminuire paurosamente la popolazione.