Coruña, La Città della Spagna nord-occidentale (245.164 ab. nel 2008), nella Galizia, sull’Oceano Atlantico, capoluogo della provincia omonima. Sorge su un promontorio che chiude a O la ría omonima; sulla cuspide si trova la parte antica ( Ciudad Alta o Vieja); la parte moderna ( Pescadería), invece, con quartieri residenziali e commerciali, si è ampliata con spaziosi lungomare su una stretta e bassa lingua di terra che unisce il promontorio alla terraferma. Importante il porto, sia per il traffico di passeggeri e di merci, sia per le attività pescherecce. Sviluppato il settore industriale, specie nei rami metalmeccanico (siderurgia, cantieri navali) e della raffinazione di idrocarburi. Anche il turismo è voce notevole dell’economia cittadina.
Popolata sin da tempi remoti, prima dai Celti armoricani poi dai Fenici, quindi dai Greci e dai Romani (è l’antica Brigantium), decadde nel 5° sec. d.C. per le invasioni barbariche, ma resistette in seguito con successo ai ripetuti assalti delle flotte normanne e arabe; nel 1370 la conquistarono i Portoghesi, che ne furono però scacciati l’anno successivo; alla fine del Medioevo era una delle città industrialmente più attive (tessuti) della Spagna; la scoperta del Nuovo Mondo fece di La C., dal 16° sec., uno dei più notevoli empori commerciali, in concorrenza con Cadice e Siviglia; nel 18° sec. decadde. La città è militarmente celebre, oltre che per l’assalto invano tentato dall’inglese F. Drake nel 1582, soprattutto per la battaglia del 15 gennaio 1809 tra le forze inglesi del generale J. Moore, ritiratesi nella città per imbarcarsi, e i Francesi del maresciallo N. Soult lanciatisi all’inseguimento.