In genere, qualsiasi missione diplomatica inviata presso uno Stato estero. In senso stretto, ufficio diplomatico di carattere permanente e generale, retto da un capo missione che, nella classificazione degli agenti diplomatici (➔ agente), ha rango diverso da quello di ambasciatore.
L. pontificie All’inizio del 18° sec., Clemente XI suddivise lo Stato pontificio in 12 province; ogni circoscrizione era amministrata da un governatore, tranne le 4 maggiori (Bologna, Ferrara, la Romagna, Urbino) e Avignone, che ebbero preposto ciascuna un cardinale legato e furono perciò dette legazioni. Nel 1814 lo Stato pontificio venne diviso in 11 province chiamate delegazioni (poi 14), rette da prelati delegati (eccetto la Comarca retta da laici dottori in diritto) e in 4 l., rette da cardinali legati (Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna). Con successive modificazioni da parte di Leone XII (1827) e poco dopo di Gregorio XVI, le l. furono portate a 6 e le delegazioni a 15. Dopo il 1849 lo Stato fu riorganizzato in 4 l.: Bologna (comprendente la Romagna e Ferrara), Urbino (con le Marche), Perugia (con l’Umbria) e Velletri (con il Lazio meridionale).