(fr. Lille) Città della Francia nord-orientale (226.014 ab. nel 2006; 1.016.205 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del dipartimento del Nord. Le denominazioni medievali indicano che la località primitiva sorgeva tra i fiumi Deûle e Bucquet. L’espansione urbana, iniziata verso il 1870, ha portato L. alla fusione con i centri di Roubaix e Tourcoing e alla formazione di una vasta conurbazione, nella quale L. sostiene il ruolo di nucleo centrale, che costituisce il principale polo funzionale del Nord della Francia. Città commerciale di frontiera, ai margini del maggiore bacino carbonifero francese, è il cuore dell’industria laniera, liniera e cotoniera della Francia. Ospita inoltre industrie alimentari, metalmeccaniche, elettrotecniche, chimiche e del tabacco. L’apparato industriale ha subito ampi interventi di smantellamento delle più vecchie strutture produttive, mantenendo tuttavia elevati livelli di competitività su scala internazionale. Nei dintorni, largamente irrigati, è fiorente l’allevamento. Nel sistema dei trasporti la città ha la funzione di nodo di primaria importanza per le comunicazioni tra la Francia e l’Europa centro-settentrionale. Espressione di queste molteplici attività, la fiera che ha luogo annualmente. Importante centro culturale.
La città deve alla casa di Fiandra il suo sviluppo come centro di lavorazione della lana (12° sec.); nel 1225 Lisle (o L’Isle) era governata da una ristretta oligarchia di mercanti e imprenditori. Conquistata da Filippo il Bello (1297), guidò l’organizzazione commerciale delle Fiandre con i duchi di Borgogna (1369). Morto Carlo il Temerario (1477), passò all’Austria ma, con la guerra di devoluzione, tornò a Luigi XIV (1667); da allora appartenne alla Francia, tranne una breve occupazione anglo-austriaca (1708-13). Durante la Prima guerra mondiale, fu un caposaldo della linea difensiva Hindenburg.