Matematico (Borgo San Sepolcro 1445 - Roma 1517). Frate francescano, insegnò matematica in molte città italiane e fu autore del primo trattato generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa (1494). Amico di Leonardo da Vinci, Piero della Francesca e L.B. Alberti, cercò di dedurre i principi dell'architettura e dell'anatomia umana dalla matematica.
In Venezia ebbe come maestro un Domenico Bragadino, pubblico lettore di matematiche della Repubblica, che lo istruì nell'aritmetica e nell'algebra. Precettore (dal 1464) in casa di un mercante della Giudecca a Venezia, dove aveva studiato alla scuola di Rialto e dove si trattenne molti anni acquistandovi importanti nozioni di aritmetica commerciale. Frate francescano (dal 1470 circa), si dedicò all'insegnamento della matematica, che impartì in molte città. Nel 1476 si trovava a Perugia, dove compose per gli allievi un trattato di algebra; nel 1481 scrisse a Zara un altro trattato; insegnò anche a Roma e a Napoli. A Milano fu, insieme con Leonardo da Vinci, agli stipendi di Ludovico Maria Sforza. Nel 1501-02 era iscritto fra i lettori dello Studio bolognese.
La sua Summa de arithmetica, geometria, proportioni, et proportionalità (1494) è il primo trattato generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa. Il libro, che si basa sugli scritti di L. Fibonacci sugli Elementi di Euclide e su vari altri trattati antichi e medievali, ebbe grande diffusione. In esso si trovano, tra l'altro, i primi esempi di calcolo delle probabilità, il primo esempio di calcolo di un logaritmo neperiano, nonché le regole per la tenuta dei libri a partita doppia, così che P. può dirsi uno dei fondatori della ragioneria moderna. Altra notevole opera di P. è il De divina proportione, pubblicata a Venezia nel 1509, dedicata a Pier Soderini e illustrata, tra l'altro, da cinquantanove mirabili disegni geometrici di Leonardo da Vinci, con il quale P. fu in stretti rapporti di amicizia; in questa opera P. vuole dedurre dalla divisione di un segmento in media ed estrema ragione i principi dell'architettura e della struttura del corpo umano, e per far ciò si serve dell'insegnamento dei grandi artisti suoi contemporanei, primo fra tutti Piero della Francesca, suo conterraneo e primo maestro (esaltato da P. per la sua opera di artista e di teorico), e L. B. Alberti, da lui conosciuto a Roma nel 1471.