Dea egiziana dell’ordine cosmico, della giustizia e della verità, raffigurata come donna con una penna dritta sul capo (il geroglifico del suo nome). M. costituisce un elemento decisivo della psicostasia descritta dal Libro dei Morti (cap. 125): dopo la confessione negativa, cioè la proclamazione di non aver commesso una serie di peccati, il cuore del defunto viene posto su un piatto di una bilancia, mentre sull’altro è deposta la piuma di M., cioè M. stessa in quanto ‘Verità’; se i pesi sono in equilibrio, è provata la verità della confessione negativa.