Milizie turche e circasse di origine servile, potenti sotto la dinastia degli Ayyubiti, che soppiantarono definitivamente nel 1250, assumendo il diretto dominio in Egitto (1250-1517) e in Siria (1260-1516). Si distinguono due rami della dinastia dei M., quella dei Baḥrī e quella dei Burgī. Il loro governo rappresentò nel complesso un periodo di floridezza economica e artistica, grazie a energiche personalità come Qutuz, Baibars, Qalāwūn. Anche quando gli Ottomani conquistarono l’Egitto e giustiziarono l’ultimo sultano mamelucco Tūmān Bey, i M. conservarono buona parte del loro potere; formarono il nucleo di quella resistenza all’invasione francese che Napoleone spezzò alle Piramidi e furono sterminati solo nel 1811, con la strage organizzata da Moḥammed ‛Alī nella cittadella del Cairo.
Per l’arte dei M. ➔ islam.