Bacino marino che occupa la porzione più occidentale del Mediterraneo orientale; delimitato a NO dalle coste della Sicilia e della penisola italiana, a NE dalle coste dell’Albania meridionale e della Grecia, mentre a S una delimitazione geografica convenzionale è rappresentata dalla linea congiungente Capo Passero (Sicilia) all’Isola di Creta. Nella parte settentrionale comunica, attraverso il Canale d’Otranto, con l’Adriatico; attraverso lo Stretto di Messina comunica con il Tirreno; a E, attraverso il canale di Corinto, con l’Egeo.
La temperatura d’inverno, sia in superficie sia nelle immediate profondità, è intorno ai 13 °C, che passano a circa 25 °C in estate. La salinità si mantiene sul 38‰ e tende invece a diminuire in prossimità del Golfo della Sirte per l’influenza di una corrente atlantica superficiale. Diverse correnti marine lo interessano: in superficie e nelle immediate profondità una di origine atlantica piuttosto intensa e stabile, che corre da O verso E, mentre di verso opposto è una corrente a profondità intermedia che proviene da E. Una debole corrente superficiale inizia il suo circuito in prossimità dell’Egeo e, correndo in senso antiorario, entra nell’Adriatico per poi uscirne e lambire il Golfo di Taranto e la Sicilia. A notevoli profondità è presente inoltre una corrente abissale che dall’Adriatico si spinge verso S.
Le coste, generalmente alte, risultano regolari nelle zone settentrionali e occidentali, mentre a oriente sono più irregolari e frastagliate. Nell’antichità fu importante per gli scambi tra i vari centri situati sulle sue coste, oggi è soprattutto mare di transito. Porti di notevole importanza sono quelli di Taranto, Catania, Augusta, Siracusa, Corfù, Patrasso.