Superordine (Marsupialia) di Mammiferi, unico rappresentante dell’infraclasse Metateri; da alcuni considerato sinonimo senza validità sistematica di Metateri. Raggruppa 19 famiglie con oltre 300 specie viventi diffuse nella regione australiana a esclusione di due famiglie, Didelfidi e Cenolestidi, presenti in America; alcune famiglie (per es. i Tilacinidi) si sono estinte in età moderna. Hanno dimensioni e abitudini molto differenti: onnivori, carnivori, piscivori, insettivori, frugivori, erbivori, fillofagi; svariate anche le attitudini: corridori, saltatori terrestri, saltatori arborei con patagio, arrampicatori, scavatori, nuotatori ecc.
Il marsupio, carattere tipico ma non esclusivo dei M., è una tasca cutanea ventrale della femmina nella quale vengono accolti i neonati partoriti in uno stadio assai precoce dello sviluppo; è situato nella parte bassa del ventre, fra gli arti posteriori, è sorretto dalle ossa marsupiali o epipubiche (presenti anche nei maschi, si sviluppano da processi cartilaginei anteriori ai pubi) e si apre in avanti o indietro, in alto o in basso. Nel marsupio si completa la gestazione dei piccoli che, nudi e ciechi, si attaccano con le unghie ai peli della madre e, permanentemente, con la bocca, che si modella ai capezzoli, alle mammelle presenti nel marsupio, da cui il latte viene spremuto.
Altri caratteri distintivi sono: un ripiegamento mediale a uncino dell’angolo posteriore libero della mandibola; le dita del piede ridotte (di solito il 4° e 5° dito sono irrobustiti a spese degli altri); la muta dei denti limitata al 3° molare o assente, come nel vombato. I denti sono sempre numerosi: i canini sono ridotti negli erbivori e sviluppati nei carnivori; gli incisivi in numero diverso nelle due mascelle. Il cervello è privo del corpo calloso, il rinencefalo è molto sviluppato, mentre gli emisferi cerebrali sono ridotti. I maschi hanno pene bifido e le femmine presentano due vagine e due uteri. La temperatura del corpo è quasi costante e può variare di 2 °C.
Sulla base dei reperti paleontologici si pensa che i M. si siano tutti originati in America alla fine del Mesozoico, prima della frammentazione del Gondwana e del distacco dell’Australia; l’assenza di Placentati in quest’ultimo continente giustifica gli imponenti fenomeni di radiazione adattativa che, proprio in Australia, hanno riguardato i M. stessi.
Il gruppo dei M., ritenuto precedentemente un ordine unico, in seguito a revisioni sistematiche è stato elevato al rango di superordine e suddiviso negli ordini Paucitubercolati, Peramelini, Marsupicarnivori e Diprotodonti, corrispondenti a 4 quattro diverse linee evolutive. Lavori sistematici più recenti concludono che i M. possano essere comunque raggruppati in un solo ordine, diviso in due sottordini, Poliprotodonti e Diprotodonti. Le due linee si distinguerebbero in base al numero degli incisivi, che nei primi sono 4-5 superiori e 2 -4 inferiori e nei secondi ridotti a 2-3 superiori e uno solo inferiore. La formula dentaria poliprotodonte rispecchia una condizione insettivoro-carnivora, considerata primitiva, mentre quella diprotodonte è frutto del passaggio alla dieta erbivora, avvenuto in tempi evolutivi successivi. A sostegno della primitività dei Poliprotodonti vi è la loro distribuzione geografica, che li vede diffusi, oltre che in Australia, anche nel continente americano con le famiglie Didelfidi e Cenolestidi, che sono anche le più primitive (in Europa sono stati rinvenuti fossili di Didelfidi risalenti al Cretaceo). Secondo altre revisioni sistematiche i M. vanno divisi in 2 cladi: Ameridelfi, comprendenti le 2 famiglie americane, e Australidelfi, comprendenti le restanti famiglie, suddivise tra vari ordini.
I Marsupicarnivori comprendono numerose specie delle famiglie Notorictidi, Dasiuridi, Tilacinidi e Didelfidi. Diffusi nella regione australiana e nel continente americano, sono caratterizzati da una formula dentaria primitiva.