Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo un poco panziniano dei primi racconti (Socrate moderno, 1908), al futurismo delle liriche de Il puro sangue (1919), al pirandellismo spinto fino all'automatismo dei personaggi dei racconti e dei romanzi successivi (La vita intensa, 1920; La vita operosa, 1920; Il figlio di due madri, 1929; ecc.) e dei lavori teatrali (La guardia alla luna, 1920; Nostra dea, 1925; ecc.), al novecentismo, di cui si fece banditore nella rivista '900 (1926-29), al "realismo magico", l'opera del B. riflette il vario atteggiarsi del gusto, non soltanto italiano, nei primi decennî del Novecento. Ma la costante è data da un temperamento loico, anzi sofistico, ansioso di evadere in un mondo irrazionale, surreale; e se frequenti sono quindi nel B. le astrattezze e gli artifici, non rari sono i momenti in cui quel travaglio dell'intelligenza diventa creatore di nuovi miti poetici, in uno stile lucidissimo (La donna dei miei sogni, 1925; Donna nel sole ed altri idilli, 1928; Gente nel tempo, 1937, romanzo, forse la sua opera migliore; Giro del sole, 1941; La amante fedele, 1953). Copiosi anche i suoi scritti polemici, critici, teorici, saggistici, fra cui: L'avventura novecentesca (1938); Pirandello, Leopardi, D'Annunzio (1938), e Verga, L'Aretino, Scarlatti, Verdi (1941), poi riuniti in Sette discorsi (1942); Appassionata incompetenza (1950), sulle arti figurative; Il bianco e il nero (post., 1987), raccolta di aforismi iniziata negli anni Quaranta. Fu anche compositore di musiche strumentali e autore di scritti di critica musicale, raccolti nel volume Passione incompiuta (1958).