Cellula del tessuto connettivo, caratterizzata da granulazioni citoplasmatiche colorabili metacromaticamente con i colori basici di anilina. I m., morfologicamente simili ai granulociti basofili del sangue, probabilmente derivano dalle cellule mesenchimali; possono compiere movimenti ameboidi e sono dotati di attività secernente. Mastocitosi Gruppo di affezioni, a meccanismo di comparsa sconosciuto, caratterizzate dalla proliferazione dei m. generalmente localizzati nella cute, talvolta interessanti anche i linfonodi e i visceri. Più frequenti nei bambini, nei quali hanno andamento benigno, possono manifestarsi come chiazze diffuse a tutto il corpo (orticaria pigmentosa) o con l’aspetto di papule (mastocitosi papulare), di bolle (mastocitosi bollosa), di noduli (mastocitosi o mastocitoma nodulare). Quest’ultima forma localizzata di mastocitosi cutanea, con l’aspetto di un nodulo unico o di pochi elementi a placca raggruppati, compare nel neonato nei primi giorni di vita e persiste per anni, potendo evolvere verso forme cutanee diffuse o sistemiche. Nell’adulto le mastocitosi sono di osservazione più rara e presentano maggiore tendenza a evolvere in forma sistemica con interessamento degli organi interni, assumendo in tal caso carattere di malignità.