Essere demoniaco, che compare per la prima volta con nome lievemente diverso (Mephostophiles, forse derivato dall’ebraico mēfīr «distruttore» e ṭōfël «menzognero») in una leggenda popolare tedesca sul dottor Faust, pubblicata nel 1587. Accompagnatore di Faust, che gli vende la propria anima in cambio di un lungo periodo di giovinezza, M. è presente in tutte le opere letterarie ispirate alla leggenda faustiana, ma è noto soprattutto attraverso la rappresentazione che ne dà J. W. Goethe nel suo Faust, nel quale i caratteri tradizionali del personaggio sono profondamente rielaborati. Mefistofele è il titolo dell'opera del musicista e poeta italiano A. Boito (1842-1918), autore anche del libretto. Presentata una prima volta nel 1868, venne successivamente rielaborata da Boito e presentata nuovamente, questa volta con successo, nel 1875.