In un tubo capillare, la superficie di separazione del liquido contenuto nel tubo stesso dal mezzo sovrastante. Se il tubo è cilindrico ad asse verticale, il m. è approssimativamente una calotta sferica e, a seconda che questa sia concava o convessa, si specifica esso stesso come concavo o convesso; i due casi si verificano rispettivamente quando il liquido bagna o no la parete del tubo.
In ottica, lente sferica concavo-convessa la cui sezione è un menisco.
Il termine indica alcune figure geometriche (v. fig.), cioè secondo i casi: a) la parte di piano determinata da due cerchi secanti, interna all’uno ed esterna all’altro; b) il solido ottenuto facendo rotare la figura precedente intorno al suo asse di simmetria centrale, cioè intorno alla retta congiungente i centri dei due cerchi; c) in senso più lato, un solido limitato da due porzioni di superficie, una concava e l’altra convessa.
In anatomia, formazione fibrocartilaginea disposta a guisa di anello nelle articolazioni condiloidee.
La lesione (o rottura) del m. è una lacerazione del m. del ginocchio a seguito di movimenti di brusca estensione della gamba ruotata esternamente, di frequente riscontro tra i soggetti dediti allo sport (calcio ecc.). Sintomi caratteristici sono il blocco articolare e il vivo dolore. La flogosi di un m. articolare del ginocchio è detta meniscite: solitamente ad andamento cronico, può presentare aspetti degenerativi o cistici.