Museo con sede a Taranto nel settecentesco ex Convento dei Frati Alcantarini, istituito nel 1887 allo scopo di conservarvi le collezioni di materiali archeologici rinvenuti sul territorio, la cui cronologia è compresa tra il periodo preistorico a quello altomedievale. Sottoposta a sostanziali interventi di ristrutturazione a partire dal 1998, la sede museale è stata riaperta al pubblico limitatamente al primo piano (sale espositive con materiali dal IV sec. a.C. all'epoca altomedievale) tra il 2007 e il 2013, e inaugurata nel luglio 2016 nel suo allestimento definitivo e dopo la riapertura del secondo piano (reperti dal Neolitico alla seconda metà del IV secolo a.C.). Tra gli esemplari più significativi esposti nel MArTA occorre citare la collezione di gioielli di epoca magnogreca conosciuta come Ori di Taranto, sculture quali lo Zeus di Ugento e la Kore di Montegranaro, e manufatti connessi con mondo dello sport, quali una coppia di bilancieri di piombo impiegati per stabilizzare l’atleta durante il salto in lungo, un disco da lancio, numerose anfore panatenaiche utilizzate come premio per i vincitori degli agoni di Atene, e l'eccezionale Tomba dell’Atleta (500-480 a.C.), rinvenuta a Taranto nel 1959 e contenente lo scheletro di un uomo di circa trent’anni campione di molti Giochi panatenaici nella specialità del pentathlon, come attesta la presenza nel corredo funebre di quattro anfore panatenaiche.