Forma abbreviata per neoconservatives ("neoconservatori"). Denominazione assunta da alcuni intellettuali americani (il primo fu I. Kristol, n. 1920) che durante gli anni Settanta del 20° sec. assunsero posizioni critiche verso la sinistra (da cui provenivano). A differenza dei conservatori 'tradizionali', non sono isolazionisti in politica estera, né rigidamente liberisti in politica economica (sono favorevoli, per es., a politiche di deficit spending, cioè a usare il deficit del bilancio statale come mezzo per stimolare l'economia). La loro notorietà è legata alla politica estera adottata dal presidente G.W. Bush dopo gli attentati dell'11 sett. 2001: ai n. viene infatti attribuita la paternità della teoria dell'esportazione della democrazia nel mondo (in funzione antiterroristica), ricorrendo anche all'intervento militare per rovesciare regimi dittatoriali.