Elemento chimico di simbolo Ne, numero atomico 10, peso atomico 20,18. È uno dei gas nobili, presente nell’aria nella proporzione di circa 0,0018% in volume (0,0012% in massa) e in alcuni gas naturali. La sua esistenza fu prevista da W. Ramsay dopo la scoperta dell’argo e dell’elio; fu poi spettroscopicamente identificato nel 1898 dallo stesso Ramsay e da M.W. Travers. Gas inodoro, incoloro, di densità 0,899 kg/m3 (0° C; 1 atm). Il n. ha un bassissimo punto di ebollizione (−246 °C) e il liquido ha densità 1,21 g/cm3; si ottiene dalle frazioni più leggere distillando l’aria totalmente liquefatta o dai residui della liquefazione frazionata dell’aria, sempre però mescolato agli altri gas nobili e specie all’elio. Per separarlo da quest’ultimo si fa una distillazione frazionata o ci si basa sul suo adsorbimento preferenziale da parte del carbone a bassa temperatura. Il n. è usato largamente per insegne luminose o per lampade d’illuminazione a elettroluminescenza e a fluorescenza. Chimicamente inerte, non forma composti stabili, perciò può essere individuato solo con metodi fisici.
Nome comune di alcuni piccoli pesci Teleostei Caraciformi Caracidi, tropicali d’acqua dolce, tra cui le specie Paracheirodon innesi (tetra n.) e P. axelrodi (n. cardinale), spesso allevati negli acquari; sono così chiamati per la colorazione azzurro metallica dei fianchi.