Movimento artistico tedesco. Il nome deriva dalla mostra organizzata dal critico G.F. Hartlaub, che nel 1925 riunì nella Kunsthalle di Mannheim, di cui era direttore, l’opera di circa 30 artisti che s’identificavano, tra profonde differenze, per la loro opposizione al soggettivismo espressionista. Altre esposizioni seguirono alla prima: ad Amsterdam nel 1929, a Basilea nel 1931. Tuttavia gli artisti della N. non formarono mai una scuola definita. Si distinguono O. Dix e G. Grosz, entrambi di origine dadaista, legati all’impegno polemico del realismo socialista della Novembergruppe, che portano nell’individuazione dell’oggetto reclamata dalla N. una carica di feroce polemica anticapitalistica. Dall’altra parte stanno i pittori influenzati dal movimento italiano dei Valori plastici (che ha un’eco in Germania in K. Hopr), che tendono a un monumentalismo statico e falsamente obiettivo. A parte G. Schrimpf (1889-1938), che si tenne fuori da ogni impegno politico, altri, come A. Kanoldt (1881-1939), contribuirono direttamente al formarsi dell’arte ufficiale nazista, basata su una pretesa oggettività accademica.