(NGEU) Strumento temporaneo di ripresa economica (talora denominato, impropriamente, Recovery fund) istituito nel luglio 2020 dal Consiglio europeo con l’obiettivo di sostenere e rilanciare le economie nazionali degli Stati membri, duramente colpite dall’emergenza Coronavirus. Tale strumento prevede la creazione di fondo temporaneo da 750 miliardi di euro, operativo dal 2021 al 2024 e finanziato attraverso la più grande emissione obbligazionaria di titoli sui mercati nella storia dell’Unione europea, da assegnarsi percentualmente sulla base di parametri quali la consistenza demografica, il tasso disoccupazionale e il decremento del PIL osservato nel periodo 2020-22. Obiettivi e regole di accesso alla sua parte più cospicua, il dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (RRF, Recovery and Resilience Facility) pari a 672,5 miliardi di euro (312,5 miliardi di euro erogati a fondo perduto e 360 miliardi di euro concessi con prestiti rimborsabili), sono stati approvati in via definitiva nel febbraio 2021 dal Parlamento europeo con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 69 astensioni. Il dispositivo è volto a finanziare con sovvenzioni e prestiti - erogati ai governi degli Stati membri sulla base dei programmi di riforme per la ripresa e la resilienza presentati entro l’aprile 2021 e da attuarsi entro il 2026 - politiche nodali dell'Unione europea quali la transizione transizione energetica e la riduzione dell’impatto ambientale (37% dell’importo erogato), la transizione digitale (20%), la coesione sociale ed economica e politiche per le generazioni future, con possibilità di un prefinanziamento fino al 13% e sotto la supervisione europea del corretto utilizzo dei fondi. Nell'ambito di tale strumento, il 30 aprile 2021 l'Italia ha presentato alla Commissione europea un programma di investimenti denominato Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con finanziamenti di 222,1 miliardi di euro, 191,5 dei quali provenienti dai fondi dell’Unione Europea e 30,6 allocati da risorse interne mediante un Fondo complementare ricavato attraverso lo scostamento di bilancio approvato nel mese di aprile. Nell'agosto 2021 l'Italia è stata tra i primi Paesi a ricevere il prefinanziamento, corrispondente a 24,9 miliardi di euro, mentre nel dicembre 2021 è stato avviato il primo pagamento nell'ambito del piano, costituito da 10 miliardi destinati alla Spagna.