Fisico italiano (Roma 1935 - ivi 2010); prof. dal 1969 di fisica teorica, quindi, dal 1993, di fisica delle particelle elementari presso l'università di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1987). Notevoli i suoi contributi nel campo della fisica teorica e delle particelle elementari. Nel 1963 ha formulato una teoria sulla universalità delle interazioni deboli, la quale spiega tra l'altro l'anomalia dei valori apparenti della costante di accoppiamento in processi deboli con diversa variazione della stranezza mediante l'introduzione di una nuova costante universale, detta angolo di Cabibbo. Oltre alle fondamentali ricerche in fisica delle particelle elementari, ha svolto un'azione pionieristica nell'uso delle simulazioni numeriche in fisica teorica ed è stato il promotore del progetto di realizzazione dei superelaboratori APE. Dal 1983 al 1992 è stato presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dal 1993 al 1998 dell'ENEA. Presidente della Pontificia accademia delle scienze dal 1993, cavaliere di Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica Italiana dal 1998, nello stesso anno gli è stata conferita la medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e della cultura.