Scienziato olandese (Gouda 1656 - Utrecht 1725). Avviato dal padre agli studî teologici, coltivò segretamente la matematica e acquisì una notevole abilità nella costruzione di lenti. Cartesiano di formazione, difensore della teoria dei vortici e del plenum, polemizza con il vacuum e la gravitazione newtoniana, ma al tempo stesso reintroduce elementi vitalistici nel meccanicismo cartesiano, rifiutando la teoria degli animali macchina. Ammette gli atomi, enti invisibili, perfettamente duri e indivisibili, fluttuanti in una materia fluida, che ricorda la materia sottile cartesiana, giungendo a un meccanicismo chimico per il quale le forme più disparate degli atomi (dei quali fornì anche delle raffigurazioni grafiche) sono l'unico criterio di spiegazione dei fenomeni e delle reazioni chimiche. Apportò alcuni perfezionamenti al microscopio, da lui impiegato per lo studio degli spermatozoi, a proposito dei quali rivendicò la priorità della scoperta contro Leeuwenhoeck. Tra le sue opere: Essai de dioptrique (1694), Principes de physique (1696), Conjectures physiques (1706).