Storico (Reggio nell'Emilia 1818 - Torino 1886). Studente di medicina a Parma e perfezionando a Vienna, preso dalle idee liberali, abbandonò la professione e nel 1848 fece parte del governo provvisorio di Modena. Costretto ad esulare dalla reazione del 1849, riparò negli stati sabaudi, prima a Nizza, poi a Torino. Si rivelò allora la sua vocazione di storico, ma di storico di partito, poiché le sue prime opere (I Ducati Estensi dal 1815 al 1850, 1852, 2 voll.; Vicende del mazzinianismo politico e religioso dal 1832 al 1854, 1854; Storia della politica austriaca rispetto ai sovrani e ai governi italiani dal 1791 al 1857, 1857) sono opere di polemica politica. Tale è anche la sua Storia documentata della diplomazia europea in Italia dal 1814 al 1861 (8 voll., 1865-72), la quale però conserva ben altro valore per la larghezza di ricerche archivistiche (dal 1870 B. fu sovrintendente dell'Archivio di Stato di Torino) e per aver fissato la storia ufficiale sabauda del nostro Risorgimento. Migliore storiograficamente è la Storia della monarchia piemontese dal 1773 al 1861 (rimasta incompiuta al 1814, 4 voll. 1877-1885). Fu nominato senatore nel 1881.