Matematico (Makar´ev, Nižnij Novgorod, 1792 - Kazan´ 1856). Insieme all'ungherese J. Bolyai (1802-1860), L. è il creatore della geometria non euclidea nota come geometria iperbolica. Si devono a L. importanti contributi allo studio delle serie infinite, al calcolo integrale, al calcolo delle probabilità e un metodo per approssimare le radici di equazioni algebriche.
Professore dal 1822 e dal 1827 rettore dell'univ. di Kazan´. L. ha un posto eminente nella storia della matematica, come creatore della geometria non-euclidea. L'ungherese J. Bolyai pervenne, indipendentemente da L., alle sue medesime conclusioni (non dimostrabilità del postulato delle parallele a partire dai postulati precedenti), ma la priorità di L. è ormai provata. K. F. Gauss fu il primo matematico a concepire la possibilità di una geometria indipendente dal postulato di Euclide, ma non aveva voluto darne comunicazione, per evitare la polemica con i matematici tradizionalisti e con i filosofi idealisti, che, sulla traccia di I. Kant, affermavano il carattere a priori dello spazio euclideo. L., nella sua memoria O načalach geometrii ("Sui principî della geometria", 1829), e nei suoi successivi lavori, fino alla Pangeometria, affronta direttamente questa posizione filosofica, considerando il postulato delle parallele come logicamente indipendente dai precedenti: come una legge dello spazio fisico ordinario la quale, "similmente alle altre leggi fisiche, deve essere dimostrata attraverso l'esperienza", ed è quindi una verità di carattere fisico, non logico-geometrico, e non necessariamente verificata da ogni possibile "corpo geometrico". La geometria non-euclidea ideata da L. è quella iperbolica, che egli chiamò geometria immaginaria, e poi "pangeometria", in quanto racchiudeva la geometria euclidea come caso particolare. Si devono pure a L. contributi notevoli allo studio delle serie infinite, al calcolo integrale e al calcolo delle probabilità, nonché un metodo per approssimare le radici di equazioni algebriche.