Comune della prov. di Perugia (274,3 km2 con 4982 ab. nel 2008, detti Norcini). Sorge sul margine settentrionale di una conca (Piano di Santa Scolastica) di origine lacustre, solcata in parte (verso S) dal fiume Pescia (tributario del Velino) e in parte (verso O) dal Corno (tributario della Nera). Tradizionale l’industria della salatura e dell’insaccatura delle carni suine. Vi hanno inoltre sede piccole industrie tipografiche, alimentari e delle acque minerali. Famosi i suoi tartufi neri.
È l’antica Nursia, città dei Sabini conquistata nel 290 a.C. da Roma. Fu eretta in sede vescovile probabilmente nel 5° sec.; in età longobarda appartenne al ducato di Spoleto, con il quale passò (8° sec.) alla Chiesa; ai primi dell’11° sec. si costituì in Comune. Travagliata dalle lotte intestine tra guelfi e ghibellini, combatté contro Spoleto fino alla pace imposta da papa Niccolò V, nel 1450. Poco dopo fu direttamente incorporata alla Chiesa, che le riconobbe una vasta autonomia.
Con il nome di norcini (o di preciani, da Preci, borgo presso Norcia) sono ricordati nella storia della medicina dei chirurghi assai abili nelle operazioni di litotomia o in quelle di cataratta (documentazione relativa a 27 famiglie di chirurghi dei secoli 15°-18°); fra i più noti: Scacchi delle Preci, medico del re di Francia, Benedetto da Norcia, medico di Sisto IV, Orazio da Norcia.