(ceco e pol. Odra) Fiume dell’Europa centrale (907 km; bacino di 119.000 km2), che nasce a 627 m s.l.m. dalle alture della Moravia e sbocca nel Haff di Stettino (Mar Baltico); dopo aver bagnato la Slesia (Polonia), da Fürstenberg fin quasi alla foce segna il confine tedesco-polacco. Il corso del fiume si dirige per un breve tratto montano a NE, quindi si rivolge prevalentemente verso N e NO. Dopo aver attraversato in un ampio solco il ripiano baltico, l’O. si divide in parecchi rami, dei quali l’occidentale passa per Stettino, gettandosi in un largo canale cui succede l’Oderhaff, che è in comunicazione con il mare mediante i tre emissari di Peene, Swina e Dziwna. I principali affuenti sono il Neisse e il Bóbr a sinistra, il Barycz e la Warta a destra.
Battaglia dell’O. Nell’ultima fase della Seconda guerra mondiale (3-23 febbraio 1945), al termine dell’offensiva della Vistola, l’O. costituiva l’ultima linea di resistenza sul fronte orientale a protezione di Berlino. I Sovietici dal 5 febbraio impegnarono sull’O. tre grandi battaglie di rottura. Tuttavia, il 23 febbraio, il fronte rimase cristallizzato dai Sudeti fino a Stettino: i Tedeschi avevano guadagnato momentaneamente il successo.
Linea O.-Neisse Al termine della Seconda guerra mondiale, alla conferenza di Potsdam (1945) fu stabilito che il confine provvisorio fra Polonia e Germania corresse lungo i fiumi O. e Neisse inferiore. Tale confine fu confermato, dopo la riunificazione tedesca, dal trattato di Varsavia firmato da Germania e Polonia il 14 novembre 1990.