Semiologo italiano (Firenze 1949 - Monteriggioni, Siena, 2012). Dopo la laurea in Lettere moderne (1971), ha intrapreso una brillante carriera accademica (Università di Bologna e di Siena); visiting professor in atenei prestigiosi quali l’École des hautes études di Parigi e la danese Aarhus, ha tenuto corsi anche a Yale e Harvard (tra le altre) divenendo una personalità nel mondo della semiotica. Negli anni i suoi meriti scientifici sono stati ampiamente riconosciuti: è stato presidente dell’Associazione italiana di studi semiotici, nonché coordinatore della Scuola Superiore di Scienze Umane (Università di Siena) e membro del Comitato Scientifico dell’Association Intérnationale de Sémiotique de l’Image. Oltre ad aver diretto diverse riviste specializzate (come Alfabeta e Carte semiotiche), C. ha scritto per il Corriere della sera, l’Unità e La Repubblica ed è autore di numerose pubblicazioni; tra queste Fra parola e immagine (2009), L’arte dell’autoritratto (2010) e Esiste una visibilità dell’impertinenza? (2011, in Impertinenze di G. Ceriani e E. Landowski).