Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come suono (omonime, quindi, in senso stretto), abbiano o no grafia diversa: per es., le parole fiera «belva» e fiera «mercato», in francese cent «cento» e sang «sangue»; c) gruppi di parole, o frasi intere, che pur avendo diversa composizione sono uguali come suono: per es., «la morale» e «l’amorale».
Musica che più voci o strumenti eseguono all’unisono o all’ottava. L’o. si riscontra in tutta la musica antica eseguita da più persone, sino al 9° sec. d.C., epoca in cui appaiono i primi rudimentali esempi di polifonia. Nella terminologia inglese la parola omophony si usa anche come sinonimo di omoritmia e in contrapposto a contrappunto, per la musica che si muove in diverse parti melodiche simultaneamente e con simmetria ritmica (per es., frottola e corale).