Città della Spagna nord-occidentale (224.005 ab. nel 2009), capoluogo della provincia delle Asturie e della Comunità autonoma del Principato delle Asturie. Sorge sulle pendici settentrionali dei Monti Cantabrici, a non molta distanza dalla costa (una ventina di chilometri a SO del porto di Gijón). È importante centro commerciale e industriale di una fertile regione agricola. La vicinanza del bacino minerario asturiano (carbone) ha dato vita a importanti industrie siderurgiche e metallurgiche, alle quali si affiancano industrie chimiche, meccaniche, alimentari e artigiane (ceramiche). Nodo stradale e stazione ferroviaria sulla linea Valladolid-Gijón.
Trasse origine dal monastero benedettino di S. Vincenzo, fondato nel 761 sul Monte Oveto. Poco dopo Fruela I re delle Asturie (757-768) edificò nel luogo un palazzo e diede inizio alla costruzione della città, che da allora sino alla fine del regno di Alfonso III (866-909) fu la residenza abituale, arricchita di insigni monumenti artistici, di quei sovrani; anche dopo il trasferimento della capitale a León, O. continuò a godere di speciali diritti e privilegi, dai quali trasse impulso nel 13° sec. la sua prosperità economica. La città godette nei secoli successivi di una esistenza prospera e tranquilla, finché, per essere stata nel maggio 1808 uno dei centri della rivolta antinapoleonica, subì a due riprese l’invasione e il saccheggio dei Francesi del maresciallo M. Ney.