Palazzo storico ubicato a Milano, sede del Museo di Milano e della collezione Costume Moda Immagine. Costruito nel Cinquecento, nei secoli venne abitato da numerose famiglie patrizie (Casati, fine XVI secolo-1713; Villa, 1733-1845; De Cristoforis, 1845-77; Weill Schott, 1877-1903) e acquisito nei primi anni del Novecento dai Morando Bolognini, che nel 1945 ne fecero donazione al Comune di Milano. Numerosi interventi architettonici e decorativi furono realizzati dalla metà del Seicento nelle sale del palazzo, ma le modifiche che hanno conferito alla struttura l’aspetto attualmente apprezzabile risalgono al XVIII secolo, commissionate dalla famiglia Villa. Nel 1958 il palazzo venne aperto al pubblico come museo sotto la denominazione di Museo di Milano, essendovi esposta al primo piano una cospicua collezione di raffigurazioni della città lombarda realizzate da L. Beretta, già parte del fondo Morando, che ne testimoniano l'evoluzione urbanistica e sociale tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XIX secolo, mentre risale al 1963 l’inaugurazione del settore del Museo della Guerra e della Resistenza, poi Museo di Storia Contemporanea. Dal 2010 Palazzo Morando ospita inoltre la collezione di Moda e Costume del Comune di Milano in cui è conservato il patrimonio storico delle Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco, tra cui il fondo di oltre seimila capi di abbigliamento datati a partire dal XVIII secolo. Palazzo Morando è anche sede di importanti esposizioni temporanee, tra le più recenti delle quali occorre citare Milano tra le due guerre (2013), Brassaï. Pour l'amour de Paris (2015) e Treccani 1925-2015. La cultura degli Italiani (2015).