Vescovo ariano (sec. 4º), militò con i seguaci del vescovo di Sirmio, Fotino, e fu perciò deposto in un concilio del 351; rientrò nella sua carica dopo essere passato all'arianesimo, allora predominante in Oriente, come sostenitore del partito degli omei. Nel Concilio di Aquileia del 381, P. fu accusato di eresia e scomunicato. Un lungo passo polemico di una sua opera è riportato nella Dissertatio contra Ambrosium di Massimino (v. Massimino vescovo dei Goti); è inconsistente l'attribuzione fatta a P. di alcuni frammenti ariani scoperti da A. Mai e di un anonimo Sermo Arianorum.